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Nefrectomia radicale: l’intervento
Che cos’è la nefrectomia radicale? Con nefrectomia totale (o nefrectomia radicale) si intende l’asportazione del rene, del grasso perirenale e della fascia di Gerota (guaina esterna che avvolge il rene); qualora la patologia coinvolga anche il polo superiore del rene, la nefrectomia può includere anche all’asportazione del surrene.
La nefrecrotmia totale si rende necessaria solitamente in caso di tumore al rene. Se un tempo l’intervento veniva eseguito a cielo aperto, ossia tramite incisione addominale, oggi la nefrectomia viene sempre più spesso eseguita per via mininvasiva, tramite la chirurgia robotica da Vinci®.
L’intervento di nefrectomia totale tramite chirurgia robotica da Vinci® viene eseguito in anestesia generale: il paziente viene posizionato sul fianco e viene provvisto di catetere vescicale, così da monitorare la diuresi durante l’intervento stesso e nei giorni subito seguenti. Vengono quindi praticate 4/5 incisioni addominali di circa 0.5-1 centimetri ed al termine dell'intervento un ampliamento di una di queste porte per l'estrazione del pezzo operatorio.
La nefrectomia totale prevede la legatura e la sezione dei vasi renali (vena e arteria), dei vasi gonadici e dell’uretere. Al termine dell’intervento viene posizionato un drenaggio in loggia renale che porti all’esterno eventuali residui di sangue linfa o urina e che viene rimosso generalmente dopo 2-3 giorni dall'intervento.
L’intervento di nefrectomia può durare dai 90 ai 180 minuti e La degenza postoperatoria deve essere limitata al minor tempo possibile per ridurre il rischio per il paziente di contrarre infezioni ospedaliere. La degenza media è di circa 3-4 giorni a seconda dell’approccio chirurgico.
Nefrectomia radicale: i vantaggi dell'intervento
La nefrectomia radicale eseguita tramite il sistema robotico da Vinci® garantisce tutti i vantaggi derivanti dall’alta tecnologia medica impiegata.
VANTAGGI CLINICI
Rispetto alla chirurgia a cielo aperto
- minori sanguinamenti;
- riduzione dell’impatto estetico dovuto alle dimensioni contenute delle incisioni;
- riduzione dei dolori post-operatori;
- riduzioni dei tempi di degenza post-operatori;
Rispetto alla chirurgia Laparoscopica
- dissezione meticolosa dell’ilo renale e delle strutture adiacenti;
- facilità di accesso ad ogni zona anatomica;
- maggiore accuratezza del movimento chirurgico;
- eliminazione del tremore fisiologico delle mani del chirurgo.
Nefrectomia Radicale: i numeri in Italia
In Italia nel 2015 sono stati eseguiti più di 13.200 interventi robotici, di cui il 66% per il trattamento di patologie urologiche. Dal 2010 ad oggi sono stati eseguiti quasi 5000 interventi robotici per la cura del tumore del rene (nefrectomie e nefrectomie parziali) di cui circa 1500 nel 2015.
Il tumore del rene: alternative all’intervento chirurgico
Per scegliere la terapia (o la combinazione di terapie) più appropriata il medico considera diversi fattori:
- la sede in cui si è formato il tumore;
- lo stadio del tumore, ovvero lo spessore e l’eventuale diffusione nei linfonodi e negli organi più o meno vicini;
- la velocità con la quale il tumore cresce;
- le condizioni di salute generale del paziente e la presenza di eventuali problemi medici concomitanti.
Le diverse strategie terapeutiche per il trattamento del tumore del rene vengono definite essenzialmente sulla base dello stadio della malattia. Le terapie standard attualmente impiegate sono la chirurgia, l’immunoterapia, la chemioterapia e la radioterapia.
I reni: cenni di anatomia
I reni sono due organi retroperitoneali collocati nella parte bassa della schiena subito a lato della colonna vertebrale, simili nell’aspetto a due grosse fave di colore bruno-rossastro.
Questi organi misurano circa 12 cm di lunghezza, 6 cm di larghezza e 3 cm antero-posteriormente, con il rene sinistro solitamente più lungo del destro di poco più di un centimetro. I reni hanno peso variabile, circa 150 g negli uomini e 135 g nelle donne.
I reni hanno varie funzioni. Tramite i nefroni, hanno il compito di eliminare i prodotti di scarto del catabolismo azotato e smaltire i prodotti tossici. Servono inoltre a regolare il volume di liquido extracellulare, mantenendo così l’equilibrio idrico dell’organismo e bilanciando il PH ematico. I reni coprono infine fondamentali funzioni endocrine, tramite la produzione di ormoni ad azione sistemica.
Il tumore del rene: la patologia
La nefrectomia Radicale si rende necessaria prevalentemente nel caso di tumore al rene (o carcinoma al rene). Tale patologia si verifica prevalentemente (con una frequenza doppia) in individui di sesso maschile, in particolare tra i 60 e i 70 anni, e si presenta come una lesione ipervascolarizzata nella corticale renale.
Il tipo più frequente di tumore del rene nell'adulto è l'adenocarcinoma, che origina dalle cellule che rivestono i tubuli interni dei nefroni: esso si riscontra nel 90% dei casi e in una piccola percentuale (2%) può anche essere bilaterale, cioè manifestarsi in entrambi i reni.
Un altro tipo di tumore del rene, più raro, è rappresentato dai sarcomi nelle loro varie forme (liposarcomi, leiomiosarcomi, rabdomiosarcomi, angiosarcomi, fibrosarcomi) che originano da tessuti diversi (dalla capsula oppure dalle strutture che circondano il rene).
Infine, per quanto riguarda l'età infantile, il tumore del rene più tipico è il nefroblastoma o tumore di Wilms, che può tuttavia presentarsi anche nell'adulto.
Nefrectomia totale: contenuti audiovisivi